In tanti mi state chiedendo cosa siano i registri Akashici e a cosa serva farsi fare una lettura.
Partiamo dal presupposto che ciascuno di noi ha un Sé Superiore che tutto sa e tutto conosce (la propria missione di vita, le prove che ha scelto di superare, la conoscenza delle vite precedenti, i propri talenti e tanto altro ancora) e aggiungiamo a questo presupposto il fatto che ciascuno di noi può avere accesso a queste informazioni grazie a degli strumenti divinatori o semplicemente grazie ad un ascolto profondo e alla capacità di connettersi con l'Universo. Fatte queste doverose premesse, bisogna tuttavia precisare che ci siamo disabituati all'ascolto, che viviamo in una società che ci distrae e che ci allontana dalla nostra vera essenza e, soprattutto, che i rumori ai quali siamo avvezzi non ci permettono di sentire la nostra voce interiore o quella dei Maestri e delle Guide che ci sono accanto.
Ecco dunque che un tramite può rivelarsi prezioso! Ed è questo che fa la persona che legge i registri/libri della vita di qualcun altro: ovviamente previo consenso e con la formulazione da parte del consultante di alcune domande. Chi legge si mette in profonda connessione con il proprio Sé Superiore e, accedendo agli archivi della persona che ne fa richiesta, funge da 'mezzo di trasporto comunicativo' per far arrivare le risposte al richiedente. I registri Akashici si leggono con il cuore e si canalizzano in maniera personalizzata a seconda di quelli che sono i propri extrasensi: alcuni lettori riporteranno i messaggi in presenza con una sorta di flusso di coscienza verbale, altri, come la sottoscritta, avranno bisogno di un religioso raccoglimento silente per poter canalizzare attraverso la scrittura.
Le anime in cammino già avvezze a questa tipologia di messaggi non rimarranno probabilmente folgorate dalle rivelazioni, bensì troveranno ulteriore conferma dei nodi da sciogliere e della direzione da intraprendere; chi invece brancola nel buio potrebbe scorgere finalmente uno spiraglio luminoso grazie al quale iniziare a sbrogliare la matassa che si trova tra le mani. Come sempre, non tutto va bene universalmente per tutti: se si sente il richiamo dei registri Akashici il motivo non è casuale, se non lo si sente, forse non è il momento di approcciarsi ad essi o forse si possono trovare le risposte altrove. Solo noi possiamo sapere per noi stessi cosa sia più o meno in risonanza con la nostra anima in ogni momento del nostro cammino evolutivo.
Il dolore fa parte della vita: probabilmente se non ci fosse lo andremmo in qualche modo a ricercare per aggiungere valore a quei momenti che ne sono privi. Dunque prima o poi il dolore va necessariamente attraversato, anche se ci sono dispiaceri così profondi e strazianti che non si riesce neanche a guardarli con una visione di insieme e allora dobbiamo per forza affrontarli un pezzetto alla volta, un respiro alla volta. Vivere nel qui ed ora ed essere presenti a noi stessi ci permette di cogliere segni e messaggi che altrimenti passerebbero inosservati, di scoprire dettagli preziosi, di darci delle spiegazioni più ampie rispetto alla vicenda che stiamo vivendo e, soprattutto, di inserire il nostro vissuto nella complessità esistenziale alla quale apparteniamo. In questo modo ci è possibile leggere gli eventi con una sorta di panoramica che ci pone per qualche istante in una sorta di Olimpo dal quale possiamo osservare la perfezione e la bellezza anche della più drammatica delle...
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