Il dolore fa parte della vita: probabilmente se non ci fosse lo andremmo in qualche modo a ricercare per aggiungere valore a quei momenti che ne sono privi. Dunque prima o poi il dolore va necessariamente attraversato, anche se ci sono dispiaceri così profondi e strazianti che non si riesce neanche a guardarli con una visione di insieme e allora dobbiamo per forza affrontarli un pezzetto alla volta, un respiro alla volta.

Vivere nel qui ed ora ed essere presenti a noi stessi ci permette di cogliere segni e messaggi che altrimenti passerebbero inosservati, di scoprire dettagli preziosi, di darci delle spiegazioni più ampie rispetto alla vicenda che stiamo vivendo e, soprattutto, di inserire il nostro vissuto nella complessità esistenziale alla quale apparteniamo. In questo modo ci è possibile leggere gli eventi con una sorta di panoramica che ci pone per qualche istante in una sorta di Olimpo dal quale possiamo osservare la perfezione e la bellezza anche della più drammatica delle vicissitudini che ci è accaduta. Un istante che dura forse il tempo di un respiro, ma che ci consente di riprendere fiato. Ad ogni modo, il fatto di possedere degli strumenti per affrontare alcuni traumi della vita non significa soffrire di meno, bensì, semplicemente, essere consapevoli del processo trasformativo in atto.

Ecco dunque perché il respiro (profondo) rimane lo strumento di accompagnamento più potente e prezioso che possediamo; tuttavia riuscire a respirare nel dolore non significa non esserne investiti.

Allo stesso modo lo scorrere del tempo è forse la migliore medicina che abbiamo dalla nostra parte; respirare e stare dunque, ben consci del fatto che tutto scorre, sempre, forse un po' troppo inesorabilmente, ma in maniera assolutamente armoniosa e naturale. 

Se poi si ha la fortuna di poter sprofondare il respiro in un abbraccio amato ed accogliente, le lacrime potranno farsi al tempo stesso espressione della più alta tristezza e balsamo di guarigione sulla ferita aperta.

La vita è incredibilmente magica e costellata di miracoli, anche nei frangenti più bui.

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